Cena salentina: 5 ricette (tradizionali) da provare
Piace a tutti la cucina salentina, perché è una cucina semplice: per gli ingredienti genuini – che oltre che dal mare arrivano dalle sue immense campagne – e per le preparazioni mai troppo complesse (anche questo grazie a un’ottima materia prima). Basta poco per un grande piatto tipico e per provare nella gallery sopra trovate cinque ricette decisamente veraci, per sentirsi subito (di nuovo) a Sud.
Le ricette sono tratte da Antico Ricettario Salentino, nuovo libro di Itinerarti con il progetto fotografico di Giorgio D’Aria e la consulenza editoriale di Paola Perrini che mette insieme 60 piatti dagli antipasti al dolce, passando per i lievitati, che offre un viaggio nel gusto ma anche nella storia del Salento.
Ogni piatto è introdotto da un piccolo racconto che vi fa fare nuove scoperte: sfogliandolo scoprirete, per esempio, le origini del piatto povero per eccellenza della cucina salentina, e cioè i «pomodori scattarisciati» («scoppiati») che prendono il nome dalla loro cottura rapida e a fuoco vivace perfetta per i contadini che arrivano affamati dopo giorni interi tra i campi. Imparerete anche che la mollica di pane raffermo era il «il formaggio dei poveri» e tuttora è il vero segreto di uno dei migliori piatti di pasta (fresca) che abbiate mai mangiato (i minchiareddi con il cavolo). Dopo esservi resi conto che con patate e cipolle si può cucinare uno sformato da leccarsi i baffi («la pitta»), farete anche un istruttivo esercizio zen facendo cuocere il polpo «nell’acqua sua» (cioè lentamente e con pazienza senza nemmeno mescolare, limitandovi ad aspettare). Infine la magia, con mandorle e zucchero, per preparare il dolce della festa che una volta assaggiato non lo dimentichi più (la cupeta). Sono i cinque piatti che abbiamo scelto per questa cena speciale: semplici, e indimenticabili. Per scoprire le ricette sfogliate la gallery sopra
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