Il mondo della cucina è sempre più social, e quello dei social va spesso e volentieri in cucina, con Instagram a fare da pilota: se il 2019 è stato l’anno degli unicorni, fra milkshake e torte multicolor, valorizzando anche piatti esotici come i poke hawaiani e ciotole verdurose etichettate “Buddha Bowl”, il 2020 promette, almeno su IG, un ritorno all’italianità a tavola.
Secondo il Wall Street Journal, infatti, saranno le lasagne classiche, col ragù alla bolognese e l’immancabile besciamella, a farla da padrone nell’anno nuovo, accompagnate da un altro caposaldo della cucina nostrana (per la precisione romana), la pinsa, parente prossima della pizza ma di origine ancor più remota.
E per la categoria “evergreen”, sui social, spopoleranno i dolciumi: «Quelli grondanti di creme e farce goderecce sono sempre i più apprezzati, su Instagram, mentre ciambelle e crostate vanno più forti su Facebook», racconta Valeria Ciccotti, blogger di Vale cucina e fantasia e veterana delle ricette 2.0: «le dinamiche del web sono sempre piuttosto imprevedibili, ma le preparazioni più cliccate restano quelle facili e golose!»
Quando è iniziata la tua avventura nella blogosfera?
«Ho aperto il mio blog nel 2011, un po’ per gioco e un po’ per necessità: ero a casa con mia figlia appena nata e ho dato fondo alla mia passione per la cucina ipotizzando di contribuire, un giorno, alle spese in famiglia. Il resto è venuto da sé: sono occorsi circa tre anni prima che il blog esplodesse. E nel 2019 è arrivato anche un libro, I dolci di Vale cucina e fantasia (Sperling & Kupfer, 16.90 euro), 100 ricette dalle basi (mai date per assodate) – come la frolla e il pan di Spagna – alle torte farcite, i gelati e i dolci vegani, per incontrare il gusto di tutti»
Quando hai iniziato a cucinare?
«Da piccola, osservando mia mamma preparare la pasta fatta in casa, la domenica. Ma a dare il La a questa passione è stato il mondo dei dolci, dalla classica torta di mele ai biscotti da colazione. Sul blog ho cominciato pubblicando pizze e primi piatti per poi tornare all’amore originario: la pasticceria»
Qual è la difficoltà di questo dolce?
«La stesse del suofflè, cioè indovinarne la cottura (a bassa temperatura, nel forno statico, senza bagnomaria). Per non sfornare una “firittatina” è bene fidelizzare col forno di casa!»
Variazioni possibili?
«Si può arricchire di mandarini e limoni, per un’ottima torta agli agrumi, o usare lo yogurt greco al posto della ricotta (perché con lo yogurt normale cambierebbero le dosi). E poi spazio alla fantasia: lo stesso dolce può essere fatto con le fragole o aromatizzato con gocce di cioccolato e spezie, come la cannella, lo zenzero e la vaniglia»
A cosa accompagniamo una fetta di torta?
«Ad un’ottima tazza di té arancia e cannella, per rimanere in tema! È un dessert senza farina, umido e ricco di profumi, perfetto come fine pasto o per merenda»
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