Il drink più eco che c’è? Si fa con gli scarti in cucina. Ecco come
Ormai lo sappiamo: gli scarti sono risorse preziose per realizzare grandi piatti. Ai cocktail, invece, avevate mai pensato? Sì, anche i drink si possono preparare con ciò che avanza in cucina e nella gallery sopra trovate un esempio perfetto: la ricetta di «Carotone», una creazione di Edoardo Nono, proprietario e bartender del Rita & Cocktails, uno dei locali più apprezzati di Milano da chi ama bere bene. È un sour fresco e speziato fatto – tra gli altri ingredienti – con le carote che puntualmente restano in frigo e con l‘acquafaba, che è l’acqua di cottura dei ceci o quella «di governo» in cui sono immersi i legumi in scatola.
Un invito ad assaggiare un cocktail diverso senza sprecare cibo prezioso, Edoardo Nono ha preparato «Carotone» per festeggiare il primo anno di Babaco Market: l ‘e-commerce di frutta e verdura «brutta ma buona» che – per ora a Milano e hinterland, Monza, Brianza e Varese – vende prodotti di altissima qualità (tra i quali tanti IGP e presidi Slow Food) che semplicemente per il loro aspetto non trovano posti nei canali mainstream e che altrimenti verrebbero buttati via. Un sistema che ha consentito di recuperare in soli 12 mesi 140 tonnellate di frutta e verdura e di evitare 350 tonnellate di emissioni di C02.
«La filosofia anti-spreco di Babaco – dice Edoardo Nono – è da sempre anche la nostra filosofia. Molte delle nostre ricette per i cocktail nascono dal recupero di prodotti e ingredienti che usiamo per i nostri aperitivi». Proprio come le carote e l’acquafaba (recuperata dalla preparazione dell’humus) usate per il Carotone: un drink realizzato con soli prodotti fatti in casa, perfetto per l’aperitivo o da abbinare a piatti freschi e leggeri che pesce e verdure, ma anche insalate. Per vedere la ricetta sfogliate la gallery sopra
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