La crema: ecco il segreto del «tiramisù più buono del mondo»
Metti che un giorno partecipi a una gara internazionale di tiramisù, ti classifichi prima su 650 concorrenti e diventi campionessa del mondo. Metti che dopo quella vittoria vuoi che la tua crema specialissima che ti ha portato alla vittoria la possano gustare tutti, ma proprio tutti. Nasce così l’attività di Diletta Scandiuzzi, che viene riconosciuta come la prima start-up innovativa d’Italia in ambito food di tutto il 2020, ed oggi è una realtà imprenditoriale che si va sempre più affermando. E quel che è interessante, in pieno periodo Covid.
UN’IDEA IMPRENDITORIALE CHE SUONA COME UN’ORCHESTRA
È questa la storia di Diletta Scandiuzzi, 35 anni, cantante lirica di professione, che nel 2018 si iscrive alla Tiramisù World Cup di Treviso. Passa indenne tutte le eliminatorie: il suo tiramisù classico con i sei ingredienti di rito – savoiardi, caffè, uova, zucchero, mascarpone e cacao – riceve il più alto punteggio dalla giuria di esperti e in finalissima sale sul podio.
Il suo dolce a cucchiaio possiede un’armonia di gusti strepitosa, data dalla bagna di un grintoso caffè amaro tiepido ma soprattutto da una impareggiabile crema che solo lei sa fare. Da lì in avanti, la vita di Diletta Scandiuzzi vira dall’arte musicale all’arte bianca: alterna pianoforte a piano cucina, il suo ruolo di mezzosoprano a quello di delegata per il Triveneto della Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria.
Fa del suo tiramisù un marchio registrato e lo chiama con una crasi: Dilettamisù. Dall’incontro con il manager vicentino Diego Creazzo nasce la Srl D&D e il core business diventa la crema al mascarpone declinata in vari gusti: pistacchio, cioccolato, arancio, limoncello. Da allora sono nati prodotti confezionati e pronti all’uso dai nomi evocativi: Minuetto, Preludio, Allegro vivace, Adagio, la cui ricettazione è a firma di Diletta Scandiuzzi e consiste nel perfetto dosaggio di ingredienti singoli per la miglior resa d’insieme. Esattamente come gli strumenti in un’orchestra.
«L’esordio di Dilettamisù è coinciso con la chiusura dei locali per lockdown» ci racconta «Questo tempo sospeso, però, se da una parte ci ha messo in stand by, dall’altra ci ha consentito di rivisitare il nostro prodotto anche come proposta la consumatore finale, oltre che per l’hotellerie e la ristorazione. La mia crema è proposta in sac-á-poche, vasetti di vetro o plastica, contenitori in materiale bio: confezioni che cambiano in funzione dell’utente e del canale di vendita. Come proposta al pubblico e la vendita al consumatore finale, abbiamo puntato sulle monoporzioni sigillate con pezzature da un minimo di 80 gr. fino a 150 gr. Siamo quindi sul mercato sia con le confezioni di tiramisù nelle sue varie ricettazioni, sia con il kit di prodotti per mettere in grado chiunque di replicare il mio tiramisù vincente. Tale e quale».
COME FARE IL TIRAMISU’ PERFETTO
Ma quali sono i consigli della campionessa per realizzare un tiramisù perfetto?
«Utilizzate un caffè particolarmente aromatizzato e, mi raccomando, sempre tiepido, in modo da non sfaldare troppo i pavesini o i savoiardi e mai freddo perché altrimenti non bagna sufficientemente il biscotto. Prendetevi il vostro tempo: per realizzare una crema da campioni non dovete avere fretta. Un po’ come in tutte le cose belle della vita, occorre prendersi il giusto tempo per realizzarle al meglio. Ecco perché scelgo gli utensili a mano e non elettrici: amalgamare la crema con la frusta a mano consentirà di ottenere una consistenza sicuramente differente, ossia non troppo morbida nè troppo densa. E mi raccomando non metteteci troppa forza, a me piace canticchiare mentre mescolo la crema, mi rilassa e pare funzioni! Stesso consiglio per lo zucchero, che va aggiunto molto lentamente e soprattutto poco alla volta, in modo da dargli il tempo di sciogliersi da solo con il movimento della vostra frusta».