Febbraio: un mese di breve durata dalla grande dispensa, con ben 23 verdure di stagione – dalla zucca al radicchio passando per la lenticchia e il cavolo, lo spinacio e il topinambur – spalmate su appena 28 giorni. Le occasioni in cucina si moltiplicano, in questo periodo variabilmente freddo e immancabilmente carnevalesco, simboleggiato dai fiori di viola e di primula, ma è puntando sui classici che si ottengono i risultati migliori, come zuppe calde e salutari per ristorarsi la sera o portare in ufficio un light lunch attento all’apporto calorico.
Bastano pochi alimenti, in questo periodo dell’anno, per regalarsi un piatto dai sapori vivaci e i tanti nutrienti: ne è prova questa vellutata di spinaci e cavolo romano postata su Instagram per @shine_program (un programma di detox equilibrato) da Chiara Canzian, figlia di Red – bassista dei Pooh dichiaratamente vegano – che, a differenza del padre, ha appeso il microfono al chiodo preferendogli il mestolo:
«Ho cominciato a cantare e a cucinare sin da piccola, e inseguito il sogno della musica durante l’adolescenza. Poi, crescendo, ho capito che non era la mia strada, e trovato nella cucina un luogo migliore, lontano dalle pressioni del palco: ho così aperto il mio blog di ricette e pubblicato il mio primo libro, «Sano vegano italiano», scritto a quattro mani con mio padre, cui farà seguito, a fine febbraio 2019, il secondo, scritto in tandem col mio fidanzato, Sandro Cisolla: si intitola come il mio sito, Radici, una storia d’amore, di viaggi e di cucina (Rizzoli, 19.90 euro), e parte come un romanzo per diventare un ricettario vegetariano. Il mio compagno ha curato la storia ed io i piatti, due elementi strettamente connessi: preparandoli si rivivono tutti gli aneddoti!».
Da chi hai imparato a cucinare?
«La passione per il cibo me l’ha trasmessa mia mamma, abile cuoca con uno stile molto diverso dal mio, decisamente più classico. Penso sempre che i miei figli, un giorno, saranno contenti di andare a pranzo da lei! Ed io le sarò sempre debitrice: insegnandomi le tecniche-base, mi ha salvato da una vita di surgelati negli anni dell’università fuori sede!»
Come definiresti la tua cucina?
«Semplice e complessa al contempo. Mi interessa che quello che arriva in bocca sia facile e buono»
Le tue origine venete tornano nei tuoi piatti?
«Eccome: territorialità e stagionalità hanno pari importanza. E’ il motivo per cui cerco sempre di comprare dalle aziende agricole locali per consumare i frutti del territorio, quando cucino piatti come questo»
A chi consigli questa ricetta?
«A chiunque voglia stare leggero non rinunciando al gusto: è una vellutata composta da verdure verdi super alcalinizzanti, perfette per depurare l’organismo. Il formaggio scelto è di capra, anziché vaccino, dunque contiene meno caseina, e il cereale integrale aiuta il metabolismo ad assorbire tutte le proprietà del chicco senza elaborare gli zuccheri dei carboidrati raffinati, per un indice glicemico più basso. E poi ci sono le spezie – curcuma, curry e pepe – che danno sapore e colore al piatto.
Una dritta per prepararla?
«Cuocerla poco, magari al vapore, oppure bollire velocemente le verdure in acqua, frullando il tutto a immersione con l’aggiunta di un po’ di acqua di cottura»
Il tocco in più?
«Qualche foglia di basilico per una spinta di sapore e una nota fresca. E poi cura nell’impiattamento, perché non risulti triste: si può scegliere una ciotola o optare per la classica fondina, aggiungendo sopra la crema gli ingredienti solidi – la feta di capra, il farro cotto – per rendere la vellutata più piacevole all’occhio e al cucchiaio!».
Cliccate sulla gallery in alto per scoprire come fare a casa questa zuppa pop-rock dal gusto deciso e il colore della fortuna, una vellutata di spinaci e cavolo romano con con feta di capra e farro al curry “targata” Canzian.
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