Sfattoria degli Ultimi, il TAR rigetta il ricorso ma si potrà presentarne uno nuovo
“Sfattoria degli Ultimi, il TAR rigetta il ricorso ma si potrà presentarne uno nuovo” è stato pubblicato su Vegolosi, magazine di cultura e cucina 100% vegetale
Continuano le ore di attesa per la Sfattoria degli ultimi, il rifugio alle porte di Roma che ospita più di un centinaio fra maiali e cinghiali salvati dall’industria alimentare o da stato di abbandono e pericolo ma che ora rischiano l’abbattimento da parte dell’ASL come misura per il contenimento della peste suina. Gli animali però sono sani, messi in sicurezza microbiologica e non finiranno mai nel mercato alimentare.
La Sfattoria, tramite i suoi canali social ha comunicato oggi, 12 agosto 2022, che il ricorso da loro presentato al TAR del Lazio per sospendere l’ordinanza esecutiva della ASL1 di Roma che prevede l’abbattimento di tutti gli animali presenti (tranne due che) al fine delle operazioni di contenimento per l’epidemia di peste suina sul territorio italiano, è stato rigettato:
Perso primo round al TAR per i maiali e i cinghiali condannati a morte da @ASLRoma1 a Sfattoria degli Ultimi. Ora ci sarà il secondo atto ma @LAVonlus chiede forza, coraggio, nonviolenza e apertura tavolo a @nzingaretti @AlessioDAmato_ @robersperanza
— Gianluca Felicetti (@glfelicetti) August 12, 2022
Anche Massimo Manni, fondatore del santuario Capra Libera Tutti, ha lanciato un appello su Instagram: “Ora è un obbligo, non è un’opzione andare alla Sfattoria, mettetevi in macchina, bisogna fare muro. Arriveranno e ammazzeranno tutti: mamme con i cuccioli, animali disabili, bisogna intervenire e subito”. Il rifugio si trova a Roma in via Arcore 92.
L’8 agosto scorso è stata notificata l’ordinanza al rifugio: un centinaio di attivisti giunti dal Lazio ma anche da altre parti d’Italia, stazionano presso la Sfattoria con lo scopo di difendere gli animali impedendo fisicamente, se necessario, l’ingresso delle autorità.
Anche Eleonora Evi, europarlamentare in carica di Europa Verde si è recata nella giornata di ieri 11 agosto 20220 presso la struttura che ospita gli animali: “Ho voluto andare di persona per capire come sia possibile che 130 suini sani, liberi e amati possano ricevere una condanna a morte, pur non essendo “capi” da allevare e da “movimentare” (orribile linguaggio per definire esseri viventi!!) e da uccidere per diventare cibo. Sono animali d’affezione. Stiamo scrivendo anche noi di Europa Verde – Verdi una lettera al Ministro Speranza, al presidente Zingaretti e all’assessore alla sanità D’Amato perché serve una soluzione che escluda categoricamente che questi esseri viventi che non hanno alcuna colpa vengano uccisi.”
“Sfattoria degli Ultimi, il TAR rigetta il ricorso ma si potrà presentarne uno nuovo” è stato pubblicato su Vegolosi, magazine di cultura e cucina 100% vegetale.
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