“Franciacorta: arriva la prima cantina interamente vegana” è stato pubblicato su Vegolosi, magazine di cultura e cucina 100% vegetale

Barone Pizzini è una cantina lombarda fondata nel XVIII secolo, ma il suo radicamento sul territorio e alle tradizioni non le ha impedito di innovarsi. Il produttore infatti ha recentemente ottenuto una certificazione internazionale che lo riconosce come la prima azienda vitivinicola interamente vegana della Franciacorta. Un traguardo che è il risultato di un percorso iniziato nel 1998 e concluso dopo dieci anni a seguito di rigorosi controlli e analisi da parte di un ente certificatore svedese.

Silvano Bresatore delegato della cantina, ha annunciato che le prime bottiglie vegane saranno disponibili sul mercato nel 2025. Questa iniziativa mira a intercettare le esigenze di un pubblico giovane e consapevole – come ha spiegato la stessa azienda –  sempre più orientato verso prodotti rispettosi dell’ambiente e della salute.

Con questa certificazione, a tutti gli effetti, Barone Pizzini svolta verso il vegan in modo completo, facendo in modo che tutti i suoi vini – rossi, bianchi e franciacorta – siano solo realizzati senza l’utilizzo di derivati animali. La cantina bresciana possiede 30 vigne dislocate in diverse zone della Franciacorta che si estendono su quasi 60 ettari. L’altitudine è di 200/350 m s.l.m. e l’età media degli impianti è attorno ai quindici anni.

Ma come fa un vino a dirsi vegan e perché alcuni non lo sono? Il vino vegano è prodotto senza l’uso di derivati animali, spesso impiegati nella chiarificazione, come albumina d’uovo o caseina. Per riconoscerlo, si possono cercare certificazioni specifiche in etichetta, poiché non esiste ancora una normativa univoca. Lo stesso, va specificato vale anche per la birra e per i super alcolici.

“Franciacorta: arriva la prima cantina interamente vegana” è stato pubblicato su Vegolosi, magazine di cultura e cucina 100% vegetale.
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