La carbonara migliore? La classica, con un tocco a sorpresa

La carbonara migliore? La classica, con un tocco a sorpresa

Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana
Carbonara Challange a La Scuola de La Cucina Italiana

Guanciale, tuorlo d’uovo, pecorino: sono i soli ingredienti ammessi dai puristi della Carbonara, ma anche un grande classico come questo può diventare innovativo, se si sa trovare il giusto compromesso. Per esempio, avevate pensato di aggiungere i carciofi e di usare il formaggio a mo’ di crema anziché grattugiarlo? È questa la versione che ha vinto la gara organizzata da La Cucina Italiana e Barilla durante il Carbonara Day, la giornata nazionale dedicato al piatto più amato, più googlato, più cucinato nata da un’idea dell’Unione Italiana Food e dell’International Pasta Organisation.

LA SFIDA
Lo scorso sei aprile sessanta appassionati si sono incontrati a Milano a La Scuola de La Cucina Italiana, per preparare la miglior carbonara di sempre e mettere una volta per tutte la parola «fine» all’eterna discussione su quale sia la migliore: la classica o le tante versioni personalizzate. I partecipanti sono stati divisi in brigate, e con ogni ingrediente a disposizione – non solo uova, guanciale e pecorino, ma anche legumi, verdure, pesce, persino cozze – e vari formati di pasta Barilla hanno proposto la propria idea di Carbonara. Pochi gli azzardi: i più sono rimasti fedeli alla tradizione, sostituendo talvolta la pancetta o lo speck al guanciale, in un caso c’è chi l’ha proposta con i legumi, solo una – con zucchine e porri – la  vegetariana. Lo spaghetto si è rivelato il formato più amato, ma in tanti hanno apprezzato anche formati corti – con mezze maniche in testa – e qualcuno si è spinto sull’integrale.

I VINCITORI
«Un livello semiprofessionale: i partecipanti sono stati tutti molto bravi»
, hanno affermato a fine gara i giurati: il direttore de La Cucina Italiana Maddalena Fossati e i critici enogastronomici e giornalisti Fiammetta Fadda e Andrea Grignaffini. «Questa giornata è importante per il nostro Paese e la nostra cultura gastronomica. È bello fare cose nuove, trovare un equilibrio tra l’essere coraggiosi e tradizionali. I nostri vincitori hanno trovato un ottimo compromesso tra la vera carbonara e quel tocco in più», ha spiegato il direttore Maddalena Fossati, premiando i vincitori con un corso a La Scuola de La Cucina Italiana. 

I TRUCCHI DA CONOSCERE
Come si fa a rendere una carbonara sempre perfetta?
 Durante la gara lo abbiamo chiesto a Luca Zangaro, chef di Accademia Barilla: «Aggiungete due/tre cucchiai di acqua di cottura al tuorlo sbattuto con il pecorino: serve a rendere la carbonara più cremosa e ad evitare che l’uovo cuocia come fosse una frittata. E poi buttate via il grasso che rilascia il guanciale soffritto: in questo modo la pasta non diventa scivolosa, e la salsa aderisce perfettamente. Il risultato è sublime». Per vedere le foto della gara sfogliate la gallery sopra

Qui il video della serata:

 

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